Vegan crumble di mirtilli e goji berries con crema al lime
Un bel po’ di tempo fa mi sono innamorata del crumble. Non di un crumble qualsiasi, di un crumble profumato alla cannella con le briciole grosse e burrose, che si sciolgono in bocca. Il mio amore per il crumble era inversamente proporzionale alla sua bellezza perché, diciamocelo, l’aspetto di questo ammasso di frutta – tradizionalmente mele – cotto al forno e ricoperto di impasto non è particolarmente “fico”.
Su questo aprirei una parentesi perché effettivamente, nonostante io abbia un blog e dunque debba stare attenta anche all’aspetto dei miei piatti, non sono una in fissa con la presentazione. Credo che un bel piatto di pasta o un risotto stiano bene lì così, spalmati sul piatto senza troppa attenzione. Soprattutto perché quando si cucina a casa – e io questo faccio – non si ha tempo e modo di stare ogni santo giorno a “leccare” i piatti. Non solo, vi svelo un retroscena: spesso qui i piatti preparati in modo carino, dopo essere stati fotografati (ed essersi quindi congelati mentre il resto della famiglia batte le forchette sul tavolo reclamando cibo) finiscono in padella o in forno per essere riscaldati, senza star tanto lì a guardare…e addio presentazione. Perché anche se è vero che l’occhio vuole la sua parte, spesso il tempo è poco, la fame tanta, e la mia principale preoccupazione resta sempre e comunque il gusto, il sapore dei miei piatti.
C’è poi un’altra questione, quella relativa all’inevitabile bruttezza di alcuni piatti di una bontà esagerata. Penso ad esempio alle zuppe dai colori improbabili, alle verdure gratinate (ragazzi io mi scuso ma il tempo per mettere ogni verdura in acqua e ghiaccio dopo averla sbollentata non ce l’ho), alle lasagna sfatte o a dolci al cucchiaio troppo cremosi per stare in forma eppure assolutamente libidinosi. Insomma a volte l’apparenza inganna, anche in cucina.
Ma torniamo a noi e alla bruttezza del crumble di mele di cui mi sono innamorata molto tempo fa. Da allora fra noi ci sono state delle incomprensioni, ci siamo allontanati e ci siamo un po’ persi. Tutta colpa delle mele che non posso più mangiare per un’intolleranza che qualcuno osa ancora definire “immaginaria”.
Io però non mi sono arresa e partendo dal ricordo di quell’amore indelebile mi sono lasciata ispirare per creare delle variazioni sul tema, certamente più leggere, certamente più “composte”. Insomma non preparate questo crumble sognando quello burroso e zuccheroso alle mele, rimarreste delusi. Preparatelo se avete voglia di un dolce alla frutta appagante ma non troppo peccaminoso, perfetto da fare all’ultimo minuto con la frutta che avete e da portare in tavola – con o senza crema – appena sfornato, ancora tiepido.
Ingredienti (per 4 coppette)
200 g di mirtilli
2 cucchiai abbondanti di bacche di goji bio
2 cucchiai d’acero circa
succo di lime
40 g di uva passa
60 g di fiocchi di mais integrale
20 g di pinoli
2 cucchiai di olio di cocco
scorza di limone (o lime se è bio)
Per la crema
200 ml di latte vegetale (per me d’avena)
1 lime
30 ml d’acero
25 g di amido di riso
scorza di limone (o di lime se è bio)
Mettiamo in un padellino i mirtilli e le bacche di goji unendo il succo di limone e l’acero e lasciamo cuocere a fiamma bassa fino a quando le bacche saranno morbide.
Frulliamo i fiocchi di mais insieme all’uva passa per ottenere un composto appiccicoso, uniamo la scorza di limone e l’olio di cocco, aggiungiamo anche i pinoli e lavoriamo in tutto in modo da ottenere delle briciole di impasto.
Disponiamo nelle cocottine da forno la frutta, uniamo lo sciroppo che si sarà formato e copriamo bene con le briciole di crumble.
Inforniamo a 180° per una decina di minuti, fino a quando il crumble sarà dorato.
Prepariamo la crema sciogliendo l’amido in una parte di latte, mettiamo il restante a scaldare con il succo di lime, la scorza, l’acero. Quando sarà tiepido aggiungiamo l’amido sciolto e lasciamo rapprendere a fiamma bassa, sempre mescolando (il risultato sarà comunque una crema piuttosto liquida, non vi aspettate un budino).
Serviamo il crumble ancora tiepido con la crema di lime.
*Questa ricetta si presta ad essere preparata anche in caso di intolleranza al glutine (attenzione al latte d’avena su cui ci sono pareri contrastanti, eventualmente sostituitelo con quello di riso). Come sempre chi soffre di intolleranze e allergie alimentari deve assicurarsi che tutti gli ingredienti della ricetta non contengano gli allergeni e, nello specifico, non contengano tracce di glutine.