
Mini burger di azuki e riso rosso
Mentre scrivo fuori piove a dirotto. Dopo un paio di giornate primaverili è tornato il cielo grigio e pare che tornerà anche il freddo. Oggi è una buona giornata la mia ma questi ultimi mesi sono stati un gran casino.
Non sono abituata a lamentarmi, non mi piace, eppure ultimamente sembra che non riesca a fare altro. In un momento in cui la mia vita era già un macello mi sono ritrovata a gestire un peggioramento significativo della mia salute. Ho sempre avuto un sacco di piccoli disturbi – le “magagne” come si dice in Veneto – tante piccole cose che ho imparato a gestire per avere una vita normale. Ho sempre convissuto con le mie magagne in modo pacifico, c’erano periodi peggiori e altri migliori ma io le conoscevo e sapevo come prenderle. Fino a quando la dermatite atopica si è aggravata. Ora so che qualcuno di voi starà pensando Scusa ma cosa le fa pensare che ci interessi il suo bollettino medico? Noi siamo qui per le ricette! La risposta è Perché ho bisogno di parlarne. Il mio blog è diventato un compagno di viaggio negli anni e anche un posto in cui sfogarmi un po’. Ci sono stati momenti di puntualità assoluta nella pubblicazione delle ricette e altri di silenzi dietro cui si nascondevano periodi più bui. Come questo. Chi conosce la mia malattia sa bene di cosa parlo. Conosce la stanchezza infinita dopo notti insonni, conosce il disagio e la difficoltà a guardarsi allo specchio e a uscire di casa, conosce l’imbarazzo, conosce l’insofferenza, conosce il dolore di un corpo che non sembra voler guarire, in un circolo vizioso. Conosce la sensazione che si prova ogni mattina, aprendo gli occhi sperando che sia tutto sparito, sapendo che invece è un altro giorno no.
La mia malattia non mette a repentaglio la mia vita, no. Ci sono malattie molto più gravi, mostri peggiori, lo so bene, l’ho visto con i miei occhi. E in questi giorni un po’ più neri in cui si fa fatica a immaginare che domani andrà meglio, ho pensato spesso a quei guerrieri – tantissimi – che combattono ogni giorno con la malattia. Che trovano la forza di alzarsi dal letto e portare a casa un’altra giornata, magari dispensando anche qualche sorriso. Ho pensato a quanto siamo scemi a non renderci conto della fortuna che abbiamo quando stiamo bene. Sono cose che suonano banali, mi rendo conto, ma sono esattamente le cose che penso. Quando stai male e finalmente hai un giorno di tregua pensi Oddio, sto troppo bene. Pensi Devo fare un milione di cose oggi, perché sto bene. Pensi Devo sorridere fino a quando mi farà male la faccia oggi, perché sto bene. E così prima che quella stronza della mia mente mi faccia pensare Tanto domani starò male di nuovo, io corro in cucina, accendo il forno, preparo qualcosa, magari proprio questi mini burger vegan e senza glutine di azuki e riso rosso alla paprica affumicata. Cerco conforto dove l’ho sempre cercato, in cucina. Perché a volte avresti bisogno del conforto di un abbraccio, ma stai male e non te la senti di chiederlo. Ed è una fortuna enorme avere delle persone che ti sostengono e che ti vogliono bene, che ti stanno vicino anche quando sei più acida del peggiore dei limoni. Ed è una fortuna avere una passione – o magari due, tre – che ti tengono in piedi e ti riempiono la mente prima che faccia viaggi strani.
Io sono fortunata, perché ho entrambe le cose.
Posso cucinare, incrociare le caviglie sul mio tappetino da yoga e lasciarmi scaldare dai sorrisi di chi mi vuole bene e continua a dirmi Credici, domani andrà meglio.
Per i mini burger
300 g di azuki rossi lessati
100 g di riso rosso integrale
2 cucchiaini di polvere di rapa rossa (opzionale)
2 cucchiaini di paprica affumicata
3-4 cucchiai di farina di miglio
rosmarino
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
Per impanare
1 fetta di pane senza glutine (o a scelta)
1 cucchiaio d semi di zucca
2 cucchiai di fiocchi integrali di mais
Lessate il riso rosso, scolatelo bene e unitelo agli azuki già lessati (dopo ammollo e cottura). Unite sale e pepe, la paprica affumicata, la polvere di barbabietola e del rosmarino tritato finemente. Frullate tutto in modo da ottenere un composto liscio, poi aggiungete la farina di miglio un cucchiaio per volta fino a quando il composto sarà un po’ più denso e lavorabile (non esagerate o sapranno solo di farina!).
Tritate al mixer il pane con i semi e fiocchi di mais e disponeteli su un piatto piano aggiungendo un pizzico di sale.
Formate delle palline con il composto di azuki e riso, appiattitele leggermente fra i palmi delle mani (bagnatele leggermente se serve per aiutarvi a lavorare) e impanatele nel composto di pane.
Disponete i burger su una placca ricoperta di carta forno spennellata d’olio, poi spennellate anche i burger e infornate a 180°C per circa 20-25 minuti, fino a quando si saranno rassodati e la superficie risulterà leggermente crepata.
Fateli intiepidire prima di servirli. Se volete usarli per farcire un panino potete aggiungere un paio di fette di formaggio che fonde (vegan o normale), del radicchio rosso di Treviso tardivo Igp condito con olio sale e pepe e una salsa allo yogurt (di soia o normale) preparata con un po’ di senape, un goccio di aceto bianco, poco sciroppo d’acero (o miele), sale e pepe.


4 commenti
Sandra
Mi dispiace molto sapere che stai male. Commento molto raramente, ma il tuo è il primo blog che mi ha accompagnata nella mia “transizione” ad una dieta prevalentemente vegetariana e ti seguo sempre, ormai da qualche anno. Spero davvero che troverai il modo di stare bene, al più presto. Grazie per aver condiviso non solo le tue ricette, ma anche una parte più nascosta e privata della tua vita.. per quanto mi riguarda è bello trovare sempre una persona vera tra le righe dei blog, non importa quale sia il loro tema. Un abbraccio!
GcomeCarolina
Cara Sandra, grazie mille per il tuo messaggio e per il tuo pensiero. Quando è nato il blog pensavo sarebbe stato proprio un diario ma per molto tempo non me la sono sentita di condividere pezzi di vita. Ora però ne avevo davvero bisogno e il tuo messaggio mi ha dato davvero conforto. Grazie!
erika
ciao, anche io ti seguo da un po’.
Ti sono vicina e ti capisco perfettamente!
Vivo diversamente dei “piccoli problemi” fastidiosi, non sanno cosa fare e non ci sono trattamenti. L’umore é altalenante e spero sempre che un giorno tutto sparisca come sia apparso, cosi all’improvviso! Domani andrà meglio.
I tuoi hamburger sono deliziosi, li ho fatti stasera.
Grazie e a presto.
GcomeCarolina
Brava Erika, domani andrà meglio. Cerchiamo conforto nelle cose belle e sempre avanti, siamo forti più di quanto crediamo <3
Felice che i burger ti siano piaciuti! In bocca al lupo per tutto, un abbraccio