Plumcake alle pere e uvette
Da qualche tempo non faccio che preparare ricette dolci con le pere, sono andata in fissa. Perché? Beh, non potendo mangiare le mele e avendo voglia di un dolce da colazione morbido e pieno di frutta, è la scelta più ovvia e più semplice. Ma non è tutto qui perché ci sono tante tipologie diverse fra le quali spaziare, voi quali preferite? Io amo le decana da mangiare da sole o con altri frutti, a colazione o a merenda, le kaiser e le abate nei dolci. Non amo molto le williams per il loro finale liquoroso, ma non le disdegno.
Così, dopo i crumble al cacao e avena e dopo aver mangiato in giro un dolce alle pere che mi aveva conquistata, sono tornata ai fornelli – anzi dovrei dire al forno – per preparare un plumcake vegan con le uvette profumato al limone.
Cosa c’è di meglio di una fetta di dolce per cominciare la giornata? Questo plum è morbido e umido, molto leggero, ed è perfetto insieme a un buon tè. Se siete preoccupati per la sua durata visto che i dolci con la frutta tendono a deperire più velocemente, non preoccupatevi: potete tenerlo in frigorifero un paio di giorni oppure tagliare le fette, incartarle con cura singolarmente e surgelarle per avere sempre la vostra porzione di dolcezza a disposizione.
Con questa dose otterrete un dolce piccolo, duplicate il tutto se volete preparare uno stampo classico.
Ingredienti (per uno stampo piccolo da 4-6 persone)
110 g di farina integrale
30 g di farina di riso
30 g di maizena
1 pera abate media
60 g di agave in polvere
100 ml di latte di soia
60 ml d’olio delicato
20 ml di succo di limone
35 g di uvette circa
una punta di bicarbonato
scorza di limone
noce moscata (a piacere)
Mescolate le farine con la maizena e l’agave, profumate con la scorza di limone e la noce moscata, aggiungete le uvette.
Con il mixer a immersione lavorate il latte di soia con il succo di limone, unite l’olio a filo fino a ottenere una crema densa e aggiungetela alle farine insieme alla pera a pezzetti. Mescolate il tutto (l’impasto risulterà abbastanza denso) e riempite uno stampo da plumcake. Infornate a 180°C forno statico per circa 20 minuti, fate la prova dello stecchino prima di sfornare.
10 commenti
clibi
Questo plumcake non fa certo rimpiangere la pasticceria tradizionale:-)
GcomeCarolina
Grazie mille, gentilissima 😀
Elena AltraCucina
Agave in polvere? la prima volta che ne sento parlare…bellissima proposta
GcomeCarolina
Ciao Elena! Sì questo è il mio primo esperimento con l’agave in polvere, l’ho trovato in un supermercato bio e l’ho voluto provare 🙂
Elena AltraCucina
Molto interessante, come tutte le cose che non si conoscono…cercheremo l’agave in polvere…e poi provo la ricetta!grazie
Barbara
Cara Giulia, volevo chiederti un consiglio. Ho voluto provare a fare questa ricetta che mi incuriosiva un sacco. Il sapore e il profumo del plumcake sono deliziosi ma non mi si è gonfiato quasi per nulla.. Secondo te dove potrei aver sbagliato? Dici che forse dovrei provare a metterci un due cucchiaini di lievito oltre che il pizzico di bicarbonato? Ti ringrazio già ora in anticipo perché so che mi risponderai appena avrai tempo. Un abbraccio!!!
GcomeCarolina
Ciao Barbara! Allora io mi sono abituata ad usare il bicarbonato dunque ormai vado un po’ a occhio con le dosi, forse ne serviva un po’ di più? Diciamo una punta – anzi adesso lo metto anche nella ricetta 🙂 – dovrebbe essere sufficiente, se proprio vuoi aggiungere qualcosa magari ti suggerisco di metterci un po’ di cremor tartaro così potenzia l’effetto lievitante, dovrebbe bastare senza costringerti a metterci anche il lievito (oppure se preferisci usare il lievito puoi omettere il bicarbonato secondo me). L’altra cosa che aiuta è lavorare bene il latte di soia con il succo di limone e l’olio, come per fare una maionese, fino a quando è spumoso. In questo caso il risultato varia anche in base al tipo di latte che utilizzi. Poi il forno, io uso lo statico perché il mio forno, che è un po’ scarsino, con il ventilato mi brucia l’esterno e resta crudo l’interno ma se hai un forno moderno che funziona bene magari è più adatta una cottura diversa. L’ultima cosa che però non dipende da te sono le pere, se sono molto succose magari rilasciano liquido e appesantiscono un po’ l’ìmpasto rendendo più difficile la lievitazione, nel caso puoi provare a passarle velocemente in padella in modo che rilascino un po’ di liquido (io preferisco non farlo in generale per tenere la frutta più consistente ma sono scelte!). Come sempre in cucina tocca provare, queste sono le cose che secondo me potrebbero aver influito sul risultato finale, spero possano esserti d’aiuto come suggerimenti 🙂 baci
Barbara
Grazie mille Giulia! Sei sempre gentilissima!
Prossimamente rifaccio la ricetta e utilizzo i tuoi suggerimenti!
Michela
Ciao Giulia
Questo devo assolutamente provarlo! Ho visto che qui come anche in altre ricette indichi “olio delicato”: cosa intendi? che tipo di olio hai usato?
Grazie!
Michela
GcomeCarolina
Ciao Michela! Per i dolci consiglio sempre di usare un olio dal sapore delicato, può essere un olio di girasole o di mais, oppure un olio d’oliva dal sapore poco intenso. L’ideale è scegliere un olio di prima spremitura, biologico ed estratto a freddo.