Vegan pan di spagna alle uvette
Lo Chef Salvini, come sapete, è spesso fonte d’ispirazione per le mie ricette, soprattutto per la pasticceria vegana. Mi piace molto sfogliare il suo libro e sperimentare, così in questi mesi ho già trovato alcune ricette che ho preparato più volte, con grande successo. Nonostante un grande Chef sia una garanzia, non so resistere alla tentazione di fare sempre e comunque una serie di modifiche alle ricette, sia per evitare di spendere a ogni spesa una fortuna per comprare ingredienti specifici, che per evitare di utilizzare ingredienti off limits per la dieta o per il mio gusto personale.
Così ho preso ispirazione da un “pan di spagna” di Salvini per creare questo dolce – perché sì, è un vero golosissimo dolce, non immaginatelo come una base – che si prepara in pochissimo tempo ed è un successo anche fra gli onnivori, rivedendo a modo mio la ricetta.
L’ho preparato a Pasqua per poter avere un dolce da sbocconcellare mentre gli altri si sfondavano di colomba e mentre incartavo le fette rimaste la nonna, indicandole con due dita come solo lei sa fare, mi ha detto “ma…questa te la porti a casa allora? non è che me ne lasci qualche fettina?”. Vedete un po’ voi, ma per me questa sì che è una garanzia.
Ingredienti (per una teglia piccola)
100 g di farina integrale d’orzo
25 g di fecola di patate
100 g di succo d’agave o malto
70 ml d’olio di mais
70 g di succo d’arancia non zuccherato
30 g di uvetta
1/2 bustina di cremor tartaro
1 pizzico di bicarbonato
Scorza d’arancia o di limone non trattata
Mescolate la farina con la fecola, il cremor tartaro e il bicarbonato.
A parte amalgamate al mixer l’olio con il succo e l’agave. Tritate le uvette e unitele alle farine, poi aggiungete la scorza d’arancia.
A questo punto unite gli ingredienti liquidi al resto e mescolate con cura.
Riempite una teglia piccola foderata con carta forno e infornate a 190° per circa 15-20 minuti, fino a quando la superficie comincerà a dorarsi.
Servitela a quadrotti e per conservarla al meglio proteggetela dall’aria per evitare che si secchi.