Biscotti con le gocce alle nocciole (vegan)
Da biscottomane incallita sono sempre alla ricerca di un biscotto che non sia di frumento e che magari sia integrale, senza latticini, senza uova e senza zucchero raffinato di cui fare scorta per i momenti più neri. Un biscotto, infondo, va bene in ogni momento e non ci fa sentire troppo in colpa: piccoli morsi per grandi momenti di felicità (chi mi conosce sa che io, purtroppo, ho dei problemi a gestire i quantitativi di biscotti…perdo il senso della misura, ne mangio 2 come 50, senza neanche accorgermene, spesso anche due per volta, accoppiati e inzuppati).
Così capita spesso che io trascorra le ore davanti allo scaffale dei supermercati – più o meno bio – leggendo tutti gli ingredienti del mondo. Sorvolando sulla presenza di quantità assurde di olio di palma, utilizzato in ogni dove ormai, talvolta anche insieme a quello di colza (sì sì, colza avete letto bene), continuo a restare allibita per le balle spaziali che ancora permettiamo alle aziende di raccontarci: “biscotti di riso/farro/avena” che hanno l’80-90% di farina di frumento, “biscotti senza zuccheri” pieni di edulcoranti, “biscotti senza burro” con oli di ogni genere o tipo. Questo solo per fare degli esempi. A mie spese ho imparato da tempo che qualsiasi sia la marca che acquistate e il supermercato in cui fate la spesa non dovete fidarvi di quello che c’è stampato sopra le confezioni ma dovete leggere – e rileggere – l’elenco degli ingredienti.
Io non sono un’estremista, non sono una che non sgarra mai, non sono una che si mette in ginocchio sui ceci se le capita di mangiare fuori o se le viene offerto un morso di brioche in pasticceria. Cerco di mangiare bene, per quanto possibile, di fare delle scelte responsabili ma anche di gratificarmi ogni tanto concedendomi qualche vizio. A casa cucino con pochissimo sale, non uso mai lo zucchero raffinato e cerco di limitarlo in generale, preferisco l’olio al burro e le farine integrali. Ma non è che la mia cucina e la mia dieta siano perfette, faccio sicuramente degli errori e degli sgarri, a volte preferisco semplicemente il male minore e credo che infondo il buon senso sia fondamentale.
Visto che trovare dei biscotti decenti si è rivelata un’impresa ardua, pur di non dover rinunciare mi sono messa a impastare un po’ a caso. Ho fatto già tre volte questa ricetta, ogni volta con delle variazioni, sia con le gocce che con le uvette, sia con le nocciole che con resti misti di frutta secca e semi. Il risultato sono dei biscotti vegan croccantini che vanno bene anche per l’inzuppo e che finiscono sempre troppo troppo presto :).
Ingredienti
50 g di nocciole tritate finemente
100 g di farina integrale di farro
50 g di farina integrale di riso
50 g di amido di riso
70 ml di sciroppo d’acero o malto
40 ml d’olio delicato
1 punta di bicarbonato
60 g di gocce di cioccolato fondente vegan o uva passa
30 ml circa di latte vegetale (per me di quinoa)
1 pizzico di coriandolo in polvere
scorza di limone non trattato
Mescolate le farine, l’amido e le nocciole con il bicarbonato, il coriandolo e la scorza di limone. A parte emulsionate al mixer l’olio e l’acero, poi aggiungeteli alle farine e cominciate a lavorare l’impasto. Unite le gocce o le uvette tritate grossolanamente e lavorate il composto unendo poco latte per volta fino a ottenere un impasto liscio e compatto (in base alle farine che utilizzate potrebbe servirvi più o meno latte, regolatevi a occhio aggiungendone poco per volta). Formate delle palline e appiattitele fra i palmi oppure stendete la pasta con il mattarello e coppate i biscotti della forma che preferite. Infornate a 180°C per circa 10-12 minuti, fino a quando i bordi e la base saranno dorati. In una scatola a chiusura ermetica si conservano senza problemi anche per 10-15 giorni.