crema finocchi limone vegan
Vegan,  Zuppe e minestre

Crema di finocchi piselli e sedano al limone

crema finocchi limone vegan

Non so bene spiegarvi quando ho deciso di cominciare a sperimentare con la cucina vegan. Non sono vegana, eppure il passo dalla cucina vegetariana a quella vegana è stato abbastanza breve per me tanto che oggi, spessissimo, preparo ricette vegan. Mi sono abituata a pensare senza derivati animali, a pensare alle sostituzioni, a mettere insieme i piatti cercando di mantenere un equilibrio fra i nutrienti. A chi mi dice sempre che “eh ma ci vuole tanto tempo per mangiare bene/vegan io non ce l’ho” vorrei dire che no, neanche io ce l’ho. Le mie giornate, negli ultimi mesi sono più caotiche che mai, giro come una trottola, passo da un lavoro all’altro, parto presto (prestissimo), rientro tardi. Spesso per cucinare come si deve ho bisogno di sfruttare il weekend, per preparare qualcosa in anticipo, magari anche da surgelare. Ma in generale quello che serve è un po’ di impegno e un po’ di tempo per cambiare schemi mentali, per riorganizzare la dispensa e imparare a pensare alla cucina diversamente. “Eh ma per i legumi ci vuole un sacco di tempo”. Dipende. Le lenticchie non hanno praticamente bisogno di ammollo. L’ammollo si può fare la sera, andare a letto, cambiare l’acqua la mattina e poi pensare a cuocere. Si possono usare le verdure surgelate. Si possono scegliere i vasetti per avere un aiuto in caso di emergenza, in vetro (non le lattine), e sciacquare molto bene i legumi prima di usarli. Insomma ci sono diverse alternative e la cucina vegan davvero potrebbe stupirvi con una grande varietà di sapori, con nuovi ingredienti, consistenze particolari, prodotti fatti davvero bene.

Come il CICIONI, un fermentato (potrei chiamarlo “formaggio” per darvi un riferimento e semplificare, anche se un formaggio non è) messo a punto nientepopodimenoche dalla Chef Daniela Cicioni che seguo da tempo e fa un lavoro eccezionale usando i prodotti della natura creando piatti che sembrano opere d’arte. Ecco perché quando mi hanno chiesto se avessi voglia di assaggiare il suo fermentato a base di anacardi e mandorle non ho resistito. Il CICIONI, a base di frutta secca, viene sottoposto a una fase di fermentazione e poi essiccato. Il risultato è qualcosa di unico che non so assimilare a nulla: la consistenza compatta alla vista ma morbida al tatto, si sbriciola, il sapore è pungente e ben si abbina con note dolci e gusti pieni che sanno smorzare la sua nota acidula finale che in purezza risulta prevalente. È qualcosa di diverso da tutto il resto, non aspettatevi qualcosa di convenzionale ma piuttosto qualcosa di nuovo. Io l’ho aggiunto alla mia crema di finocchi piselli e sedano, come avrei potuto fare con una robiola, ma prossimamente magari sperimenterò anche altri utilizzi.

crema finocchi formaggio vegan

Ingredienti per 4 persone

4 finocchi medi

250 g di piselli surgelati

2 coste di sedano verde

40 g di taralli di farro all’olio extravergine d’oliva

50 g di CICIONI (fermentino vegan) o robiola*

1 punta di spirulina in polvere (opzionale)

la scorza di un limone non trattato

rosmarino

olio extravergine d’oliva

sale e pepe bianco

vrema finocchi piselli sedano

Portate a ebollizione qualche tazza d’acqua leggermente salata e buttate i piselli. Pulite i finocchi e tagliateli a pezzettoni, pelate le coste di sedano e tagliatele grossolanamente. Unite i finocchi e il sedano ai piselli, aggiungendo altro liquido se necessario, senza esagerare.

Lasciate cuocere almeno 25-30 minuti fino a quando tutte le verdure saranno a cottura e se l’acqua dovesse essere troppa recuperatela con una tazza e tenetela da parte. Frullate le verdure insieme alla scorza di limone (regolatevi secondo il vostro gusto, io ho usate 4 stricioline di scorza prelevate con il pelapatate), la spirulina (non esagerate) e una macinata di pepe bianco.

A parte rompete grossolanamente i taralli e metteteli a tostare in forno o in padella con del rosmarino tritato finemente, in modo che le briciole si profumino.

Sbriciolate il fermentino (o il formaggio) e servitelo insieme alla crema di finocchi aggiungendo anche i taralli e un filo d’olio a crudo.


*l’azienda mi ha mandato questo prodotto chiedendomi se avessi voglia di assaggiarlo e ho deciso di parlarvene perché si tratta di qualcosa di nuovo e di particolare, non sono stata pagata per questo post

2 commenti

    • GcomeCarolina

      Viviana è vero, costa molto. E’ vero anche che c’è un super lavoro dietro e che questo tipo di prodotti in generale ha una fascia di prezzo alta, io ho avuto la fortuna di poterlo assaggiare ma capisco benissimo che possa non essere parte della spesa di tutti i giorni ecco 🙂

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.