Crumble glutenfree alle albicocche con more e mirtilli
Negli ultimi mesi mi sono resa conto di quanto tutto dipenda da noi.
Di quanto stia a noi svegliarci ogni giorno e scegliere. Scegliere se essere felici o tristi, se accontentarci o volere di più, se farci abbattere dalle sconfitte o imparare, se guardare il lato negativo o quello positivo, se restare fermi o evolvere.
Ogni mattina abbiamo nuove opportunità, ogni mattina tutto si azzera e ricomincia, ogni mattina possiamo ripartire, qualsiasi cosa sia successa ieri.
Questa cosa apparentemente banale fa cambiare prospettiva su tutto. Essere felici, restare positivi, guardare avanti, imparare dalle batoste, sorridere a chi non ci vuole bene non è mica cosa semplice. E’ un lavoro che va fatto ogni giorno, ogni minuto, in ogni respiro. E a volte è davvero un casino, a volte vorresti solo dire basta e mollare e smettere di lottare e di fare fatica, farti risucchiare dalla vita. Perché è un lavoro sporchissimo e possiamo farlo solo noi, per noi. Ma ragazzi se ne vale la pena.
Perché dai, vale la pena smettere di sorridere perché non va tutto esattamente come avresti voluto? Vale la pena vedere tutto nero perché ti trovi davanti più no, più strade sbarrate e porte chiuse che altro? Certo che no. Bisogna tirarsi su le maniche e guardare oltre, sapendo che sta andando tutto per il verso giusto e che tutti i pezzi si incastrano alla perfezione. Solo che tu ci sei troppo “dentro” per vedere il risultato finale.
E allora mi sono detta: vale la pena farsi prendere dallo sconforto perché non posso mangiare questo, quello e quest’altro? Perché il glutine no, i latticini no, lo zucchero no, le pesche/melone/banane/papaia/kiwi/mele e dio solo sa cosa no, perché gli spinaci/pomodori/peperoni/melanzane (si ho detto melanzane!!) no, perché il caffè e il cioccolato no (si ho detto cioccolato!!)?
Certo che no! (appunto)
Così mi sono messa in cucina con 45 milioni di gradi, ho acceso il forno e ho fatto cose. Anzi, ho fatto dolci. Tutti senza zucchero (per me, ma a voi metto anche le dosi dello zucchero che mica vi devo punire tutti).
Partiamo da questo crumble di albicocche, more e mirtilli senza glutine. Una teglia basta per uno se siete golosi come me ma va via che un piacere sia a colazione che a merenda. La morte sua – anzi, l’abbinamento obbligato soprattutto se siete dei pazzih come me e lo preparate senza zucchero – è servirlo insieme alla panna di cocco, o a una palina di gelato, o a uno yogurt di cocco (o di quello che volete).
Un po’ di estate e un po’ di colore per cui vale la pena sfidare i 45 milioni di gradi.
Io l’ho finito nel giro di due ore, che ve lo dico a fare.
Ingredienti (per 2 teglie piccole)
6/7 albicocche
250 g di mirtilli
125 g di more
1 cucchiaio di confettura senza zuccheri aggiunti
scorza di limone
zenzero
cocco rapè (opzionale)
Per il crumble
150 g di farina di riso
35 g di fecola di patate
40 g di zucchero di cocco (opzionale)*
45 ml di olio di cocco
25 ml di acqua
1 uovo
cannella
zenzero
Mescolate la farina e la fecola con lo zucchero (se lo usate) la cannella e lo zenzero in polvere, unite l’olio, l’acqua e cominciate a impastare a formare un composto sabbioso. Aggiungete l’uovo leggermente sbattuto e continuate ad amalgamare fino a ottenere delle briciole.
Tagliate a fette le albicocche e unitele in una ciotola a more e mirtilli insieme a un po’ di zenzero, scorza di limone e la marmellata (io ho scelto mirtilli ma potete usare anche frutti di bosco, more o olbicocche). Mescolate con cura e disponete la frutta sul fondo delle teglie.
Coprite con le briciole di crumble e, a piacere, con una spolverata di cocco rapè.
Infornate a 180°C per 15/20 minuti fino a quando il crumble sarà dorato e croccante.
Servitelo con yogurt, gelato o panna di cocco.
*Io sono abituata ormai a mangiare senza zucchero e in questa ricetta l’ho omesso visto che la frutta è già dolce e la marmellata aggiunge dolcezza, inoltre la cannella aiuta a profumare il crumble e se lo servite con gelato o panna di cocco i sapori si bilanceranno. Per chi non è abituato a mangiare senza zucchero potete usarlo tranquillamente nel crumble (40 g a mio parere è la dose massima ma dipende dai gusti) o sostiuirlo con eritritolo o un goccio d’acero. A mio parere non c’è bisogno di zuccherare la frutta!