Spaghetti di riso con verdure e anacardi alle spezie
Non sono una purista. Non ho mai pensato che esista un solo modo di fare le cose, non ho mai pensato che ci fosse solo una visione giusta. Certo, la mia di visione è quasi sempre la migliore ;P
Per essere puristi ci vuole rigore. E a dirla tutta io sono rigorosa sì, sono precisa, metodica, sono una che rispetta le regole e segue gli schemi se serve farlo. Ma penso che sia bellissimo ogni tanto uscire da quegli schemi e godersela.
Ho sempre pensato che saper vedere fuori dagli schemi fosse un pregio, ho sempre pensato che cambiare idea fosse sintomo di intelligenza.
Si cresce, si vive e si cambia.
Quello che vale per te oggi magari sarà valido per sempre, magari no, anche se ti piacerebbe pensarlo. Magari funziona benissimo per te, in un certo contesto, in un quadro preciso, ma non funziona per il resto del mondo.
Mentre rileggo quello che ho scritto mi viene in mente solo una parola: incoerenza. Eppure no. C’è una coerenza anche nel mio essere incoerente, c’è un mio personalissimo puzzle che si compone di tessere molto diverse fra loro. O almeno a me piace vederla così.
Questo stesso principio vale anche in cucina. Non ho mai pensato che ci fosse un solo modo per fare le cose. Non ho mai pensato che la ricetta perfetta – o peggio, quela “giusta” – fosse solo una e non si potesse cambiare. Non ho mai pensato che le tradizioni non si potessero mescolare, gli ingredienti modificare, le abitudini trasformare.
Se l’avessi pensato, quando 15 anni fa hanno cominciato a stravolgermi la dieta, sarei impazzita. Sarei entrata in depressione. Oddio e adesso cosa mangio?
E invece…
(NB: se sei un purista, chiudi subito questa pagina e scappa più lontano che puoi!! Fallo ora!)
E invece penso che non esista un solo tiramisù. Penso che non ci sia un modo solo di fare il pesto. Penso che non sia scandaloso mescolare spezie che arrivano da parti del mondo diverse.
Penso invece che esistano dei piatti e delle ricette originali e tradizionali che si fanno in un modo preciso, se si vuole rimanere aderenti alla tradizione. Ma poi se vai a vedere, ogni paese, ogni quartiere, ogni famiglia ha una sua versione anche di quelli. Quindi basta aprire un po’ la mente.
I punti fissi vanno bene, sono fondamentali e preziosi, ma il cambiamento è vita e non è in conflitto con la tradizione. Se nessuno avesse mai provato a cambiare, quante cose ci saremmo persi?
Quindi avanti, preparatevi ad assaggiare i miei spaghetti di riso con verdure e anacardi alle spezie, così non li avete mai assaggiato prima, . Piccanti, freschi, colorati, buoni. Per me, si intende. Per i puristi…non lo so, mi sa che il mio blog non lo leggono 😉
Ingredienti (per 4 persone)
250 g di spaghetti di riso integrale
1 broccolo (anche surgelato)
4 carote
300 g di ceci lessati
3 cucchiai di anacardi
1 peperoncino
zenzero fresco
curcuma
salsa di soia
olio extravergine d’oliva
sale
Pulite il broccolo e sbollentate in acqua le cimette, tenetelo leggermente al dente e passatelo in acqua fredda. Pelate le carote e grattugiatele grossolanamente.
Riscaldate un filo d’olio in padella, aggiungete un pezzetto di zenzero e saltate le carote a fiamma vivace, poi unite i broccoli (non salate molto se avete in previsione di usare la salsa di soia).
A parte tostate gli anacardi poi metteteli da parte e nella stessa padella scaldate l’olio, unite il peperoncino privato dei semi e i ceci. Aggiungete un cucchiaino di curcuma e qualche cucchiaio d’acqua di cottura dei broccoli. In quella stessa acqua, se volete, potete lessare gli spaghetti di riso secondo le indicazioni.
Scolate gli spaghetti, passateli sotto l’acqua e versateli in padella insieme alle verdure. Aggiungete la salsa di soia (o potete servirla a parte in modo che ognuno possa aggiungerla a piacere) e poi servite con gli anacardi.